Il volume è interamente dedicato al confronto di idee progetti e prassi operativa negli interventi di restauro dell'Acropoli di Atene. Il libro presenta, tra gli altri, gli interventi di: Charalambois Bouras, Maria Ioannidou, Fani Mallochou-Tufano, Maria Grazia Filetici, Maria Chiara Barone, Stefano Gizzi.
The Biennial of Architectural and Urban Restoration is composed by a series of cultural events like seminars, shows, art exhibitions, projections of documentaries, debates, visits, all open and also aimed to the public. The purpose of these activities is to bring out the architectural and urban local heritage and raise public awareness to its protection, creating an international forum of discussion between countries with similar problems, but various economic and socio-political situations.
[Italiano]: In un momento così significativo per la storia europea e mondiale, questo volume vuole essere la raccolta di riflessioni scientifiche condotte sui rapporti tra le scelte politiche, le azioni militari e la fisionomia delle città e del paesaggio urbano, sull’evoluzione delle strutture e delle tecniche di difesa, sulla rappresentazione della guerra e dei suoi effetti sull’immagine urbana, sul recupero delle tracce della memoria cittadina. Da una parte il campo delle Digital Humanities apre nuove prospettive per studiare l'immagine della città prima, durante e dopo la guerra, dall’altro le tecnologie digitali impegnano studiosi e ricercatori di varie discipline: in particolare nell’ambito del disegno viene esplorato il ruolo della rappresentazione nella formulazione dei progetti urbani di difesa e nella documentazione degli eventi bellici e delle tracce lasciate dai conflitti, mentre nell’ambito del restauro vengono approfondite le sfide teoriche e pratiche imposte dai danni arrecati dai conflitti ai centri storici, passando in rassegna casi studio, soluzioni e dibattiti relativi alla conservazione del patrimonio urbano coinvolto in azioni di guerra, con un'attenzione particolare all'identità e alla memoria collettiva./[English]: At such a significant moment in European and world history, this volume aims to be a collection of scientific reflections about the relationships between political choices, military actions and the physiognomy of cities and the urban landscape, about the evolution of defence structures and techniques, about the representation of war and its effects on the urban image, and about the recovery of the traces of city memory. On the one hand the field of Digital Humanities opens up new perspectives to study the image of the city before, during and after the war, on the other hand digital technologies engage academics and researchers from various disciplines: In particular, in the area of drawing, the role of representation in the formulation of urban defence projects and in the documentation of wartime events and the traces left behind by conflicts is explored, while in the area of conservation, the theoretical and practical challenges imposed by the damage caused by conflicts to historic centres are explored, reviewing case studies, solutions and debates relating to the conservation of urban heritage involved in wartime actions, with a focus on identity and collective memory.
Shortlisted for the 2014 SAHGB Alice Davis Hitchcock Medallion. Certainly, ancient structures have long been treated with care and reverence in many societies, including classical Rome and Greece. But only in modern Europe and America, in the last two centuries, has this care been elaborated and energised into a forceful, dynamic ideology: a 'Conservation Movement', infused with a sense of historical destiny and loss, that paradoxically shared many of the characteristics of Enlightenment modernity. Miles Glendinning's new book authoritatively presents, for the first time, the entire history of architectural conservation, and traces its dramatic fluctuations in ideas and popularity, ending by questioning whether its recent international ascendancy can last indefinitely.
Nel giugno del 2018 presso la Scuola Archeologica Italiana ad Atene si è svolto il convegno internazionale di studi Monetary and Social Aspects of Hellenistic Crete, al quale hanno partecipato numerosi studiosim di diversi ambiti disciplinari impegnati in ricerche su Creta in epoca ellenistica 1. L’idea di organizzare l’incontro scaturiva dalla volontà di avviare una discussione tra numismatici, archeologi, storici, epigrafisti su aspetti della società cretese tra la fine del IV e il I a.C., al fine di indagare l’incidenza che la moneta ha avuto nello sviluppo delle comunità locali, vuoi se emessa in risposta a esigenze di spesa per assetti urbanistici e difensivi, vuoi se connessa a pratiche di mercenariato o per mobilitazioni di carattere militare, vuoi se funzionale a relazioni commerciali o a scelte di politiche interne e/o esterne […] Renata Cantilena